Mentre sono in corso gli ultimi preparativi al Circolo del Tennis Firenze 1898 per il 46° Torneo Internazionale Giovanile Under 18 “Città di Firenze”, dal 3 al 10 aprile, il Direttore - per il secondo anno consecutivo - Giovanni Del Panta anticipa le novità di questa nuova edizione senza più le limitazioni del post-Covid che rendevano obbligatorio l’uso della mascherina, del distanziamento, del tracciamento dei giocatori, e “che avevano complicato non poco – spiega – l’organizzazione del Torneo”.
Cosa significa per lei essere Direttore del Torneo Giovanile?
Per me è un’esperienza incredibile. Da giocatore Under 18 ho partecipato per due anni consecutivi al Torneo, e ora lo sto vivendo come direttore. Ne ho una doppia visione. Quando si è giocatori si vede realmente solo il campo, le palline gli avversari, non si percepisce quello che c’è intorno. Diventato direttore ho visto tutto ciò che si trova anche all’interno dell’organizzazione e quindi la mia visione è diventata globale, non solo sui giocatori ma anche sullo staff, sugli uomini dei campi, sulla premiazione. È una prospettiva a 360°, molto più complicata ma anche soddisfacente. È bello perché sono riuscito a vivere tutte le “parti” del Torneo: da giocatore fino a Direttore.
È una prospettiva insolita…
Sì, bella ed insolita, perché tra l’altro, qui al CT Firenze, sono anche maestro di tennis. Ricoprire diversi ruoli all’interno del Circolo me lo fa vivere con pienezza perché riesco a collegare i vari settori che sono realmente uniti fra loro, in quanto non lavoriamo a compartimenti stagni e i diversi ruoli che ricopro mi aiutano a fare bene il mio lavoro anche di direttore.
Come si presenta la 46ᵅ edizione del Torneo rispetto a quella del 2022?
Da quest'anno siamo ritornati a regime normale, pre-Covid, quindi la gestione per noi è diventata più facile. Inoltre, rispetto al 2022, la Pasqua cade in anticipo e quindi il “Città di Firenze” è realmente il primo torneo dell’anno Under 18 in Italia. Il nostro torneo ha infatti la caratteristica di svolgersi nella settimana di Pasqua e quindi le sue date variano di anno in anno, così che non sempre si trova ad essere il primo della sua categoria in Italia. Quest’anno, come date, siamo molto lontani dagli altri tornei, che sono quelli di Prato, Santa Croce e Buonfiglio a Milano, il più importante della categoria a livello italiano, che si svolgeranno a maggio. Questa distanza temporale ci potrebbe creare qualche problema perché giustamente i giocatori preferiscono fare i tornei in Italia tutti di seguito in un unico periodo, per ammortizzare un po’ le spese. Sembra comunque che a livello di iscrizioni non sia emersa questa problematica poiché il numero degli iscritti che abbiamo adesso è di 290 femmine e di 315 maschi. Naturalmente deve uscire ancora la lista ufficiale con i nomi di chi rientrerà nel Tabellone principale e di chi invece nelle Qualificazioni.
Quali nazioni sono maggiormente presenti?
Abbiamo rilevato che la più rappresentata è l’Italia, non solo perché è il Paese dove si svolge il torneo ma anche perché, essendo nella settimana di Pasqua, gli italiani prediligono venire a Firenze. Vi sono comunque molti altri Paesi presenti. A differenza dell’anno scorso abbiamo meno giocatori russi, forse a causa della guerra in corso che per vari motivi ne ha bloccato l’arrivo. Sono infatti veramente molto pochi a confronto di quelli del 2022. Potrebbero anche aspettare di venire in Italia a maggio quando vi saranno più tornei consecutivamente.
Ci sono novità rispetto agli altri anni?
Non ci sono perché ormai il “Città di Firenze” è un torneo consolidato. Ai giocatori diamo come sempre la piena ospitalità presso due hotel vicini al Circolo. Lo staff è rimasto lo stesso nel corso degli anni. Il torneo ha sempre dato il massimo dal punto di vista organizzativo, quindi è difficile potenziarlo o migliorarlo. Mercoledì 29 si terrà la conferenza stampa durante la quale verranno resi noti tutti i dati riguardanti il Tabellone e le Wild Card, ovvero le entrate gratuite all’interno del Tabellone: sia quelle gestite dal Circolo, che sono un terzo di quelle disponibili, sia quelle gestite direttamente dalla Federazione, che corrispondono ai due terzi del totale.
Sono già state prese delle decisioni sull’assegnazione delle Wild Card da parte del Circolo?
Sulle nostre abbiamo già un’idea ma dobbiamo consolidarla all’interno del Circolo e della Direzione tecnico-sportiva. Quelle gestite dalla Federazione verranno comunicate in parte in occasione della conferenza stampa, in parte successivamente quando terminerà il torneo di prequalificazione organizzato dalla Federazione stessa all’interno del Centro Tecnico Federale, a Tirrenia, per assegnarle alle varie giocatrici e giocatori che si saranno qualificati.
La scorsa edizione è stata favorita dal bel tempo e da un pubblico numerosissimo. Cosa si aspetta quest’anno?
L’anno scorso, infatti, siamo stati molto fortunati con il tempo: è stata una settimana bellissima, di sole. Speriamo che si ripeta nonostante la Pasqua cada molto presto in aprile. La passata edizione Abbiamo avuto una tale affluenza di pubblico, nonostante il periodo post-Covid, che più di così non possiamo sperare di ottenere, anche se puntiamo ad avere sempre più persone appassionate di tennis al torneo. Le semifinali e le finali sono state affollatissime. Per i Soci, come sempre sarà una settimana un po’ faticosa, perché con il torneo occupiamo molti campi del Circolo, ma allo stesso tempo avranno la possibilità di vedere del bel tennis giocato da professionisti, perché gli Under 18 ormai sono strutturati come tali. Infatti questo è uno degli eventi più importanti dell’anno che comporta, per la sua realizzazione, uno sforzo economico considerevole da parte del Circolo. Per questo devo ringraziare il Presidente e tutto il Consiglio del CT Firenze che puntualmente affrontano un grosso sforzo economico ed organizzativo per far sì che questo torneo si possa svolgere regolarmente, come è sempre avvenuto ad eccezione degli anni 2020 e 2021 a causa del Covid-19. Per il Circolo è il torneo più importante, ma lo è anche a livello regionale e nazionale, per questo l’impegno richiesto è notevole al fine di riuscire a renderlo sempre presente all’interno del calendario dell’ITF. Quest’anno avevamo chiesto alla Federazione Internazionale di poter avere un grado superiore cioè di fare un upgrade del nostro torneo dal grado 2 al grado 1, ma al momento non è stato possibile.
Qual è stata la ragione?
Non ci è stato concesso perché l’Italia ha già due tornei importanti che sono quelli di Milano e di Santa Croce e non è consentito averne un altro di pari livello in quanto non sarebbe giusto nei confronti delle altre nazioni che a loro volta hanno soltanto due tornei importanti.
Potrebbe essere possibile in futuro?
Non lo sappiamo. Ci stiamo lavorando. Ogni anno proviamo a chiedere un upgrade. Il Trofeo Bonfiglio di Milano è grado A, che è uno dei gradi più alti dei tornei Under 18. Dopo il grado A ci sono i gradi da 1 a 5.
Qual è il grado del Torneo di Santa Croce?
È di grado 1, ed essendolo da tanti anni, questo un po’ impedisce a noi di ottenere lo stesso livello. Di fatto al torneo di Firenze partecipano sempre ottimi giocatori e noi offriamo uno standard qualitativo molto alto che equivale quasi ad un torneo di grado 1, quindi perché non farne richiesta?
I giocatori sono sempre molto contenti di venire al CT Firenze per il torneo, sia per l’organizzazione che per la location, che per il periodo. Ho frequentato diversi tornei e posso confermare che anche a livello di ospitalità siamo molto avanti rispetto ad altri. Offriamo hotel a 4 stelle, un ristorante che cucina praticamente in esclusiva per i giocatori per tutta la settimana, a pranzo e a cena. È un torneo che ha molto appeal per i giocatori soprattutto per quelli extra europei, provenienti da nazioni in cui lo standard qualitativo è più basso. Il prestigio del CT Firenze viene percepito immediatamente: basta entrare nella sua Palazzina per respirare la storia del tennis insieme quella del Circolo che quest’anno compie 125 anni. Inoltre, è la stessa città di Firenze ad esercitare una grande attrattiva a livello culturale. È, quindi, un insieme di fattori a far sì che il Torneo sia ben visto e ben frequentato.
Chi sarà il Giudice arbitro di questa edizione?
Quest’anno abbiamo un nuovo Giudice arbitro, Guido Pezzella che è molto bravo e segue tornei internazionali di alto livello. È la prima volta che viene al CT Firenze. Sono certo che andrà tutto per il meglio. Fino allo scorso anno abbiamo avuto Sebastiano Cavarra che conosceva molto bene l’ambiente del Circolo tanto che a volte veniva a giocare da noi durante la settimana. Ha vissuto il Circolo anche al di fuori del torneo e questo ci faceva piacere e ci aiutava nell’organizzazione.
L’anno scorso si è svolto tutto molto bene. Cosa auspica per quest’anno?
Speriamo di fare anche un po’ meglio. Peccato per la finale femminile che l’anno scorso non si è giocata. Auspichiamo di avere finalisti italiani e naturalmente che vengano svolte entrambe le finali… Nella passata edizione abbiamo avuto due femmine e due maschi nelle finali ed è stato un grande risultato.
di Rita Sanvincenti