Esprime la sua piena soddisfazione Carlo Pennisi, Presidente del Circolo del Tennis di Firenze 1898, a conclusione del 46° Torneo Internazionale Giovanile Under 18 “Città di Firenze”, di cui si sono disputate le finali ieri, 10 aprile, come da tradizione nel giorno di Pasquetta. Questa edizione della manifestazione sportiva che ha registrato la partecipazione dei migliori atleti provenienti da 25 Paesi del mondo, assume un significato speciale quale primo evento con cui iniziano le celebrazioni del 125° anniversario del Circolo. Si tratta di una ricorrenza di grande rilievo non solo per questa realtà sportiva di notevole prestigio riconosciuta in tutto il mondo, ma anche per la storia del tennis poiché è proprio al Circolo delle Cascine che nel 1910 è nata la Federazione Italiana Tennis. Il legame tra questo sport, il Circolo e la città di Firenze è sempre stato molto stretto tanto che l’anno scorso l’Assemblea generale della Federazione che ha stabilito la nascita della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), si è svolta nel capoluogo toscano ed è stata presieduta proprio da Carlo Pennisi.
Anche la storia del Torneo Under 18 è iniziata al Circolo, esattamente nel 1976 da un’idea di Paolo Galgani, allora Consigliere sportivo del CT Firenze, poco tempo prima che diventasse presidente della Federazione, e Carlo Pennisi, all’epoca Direttore sportivo del Circolo ne è stato l’organizzatore per i primi 33 anni.
La storia del Torneo è costellata dai più grandi del tennis impressi nell’Albo d’Oro come Roger Federer (vincitore nel 1998, anno del centenario del Circolo), Andy Murray (vinse nel doppio nel 2003), Emilio Sancez (vincitore nel 1996), Marc Rosset (1988), Concita Martinez (1987), Jennifer Capriati (1989), Martina Hingis (1994), Amelie Mauresmo (1995), Dinara Safina (2001), Sara Errani (vincitrice nel doppio nel 2003), Simona Halep (2007), Lorenzo Musetti (2018). Ogni anno dunque l’interesse è massimo per questa manifestazione dalla quale escono i futuri campioni del tennis mondiale.
Questo 46° Torneo Giovanile ha visto vincere lo spagnolo Alejo Sanchez Quilez che ha battuto 64 75 l’italiano Filippo Romano e la tedesca Carolina Kuhl che ha superato Ekaterina Perelygina per 76 62. L’edizione che si è appena conclusa, sotto molti aspetti, non solo quello organizzativo, ha superato quella dello scorso anno, fa notare il Presidente. Sul livello dei giocatori, commenta che “in realtà il livello del torneo femminile è cresciuto molto, mentre invece il maschile è rimasto sui livelli dell’anno passato. Nel femminile tutte le giocatrici hanno un bel servizio, tirano forte. Una volta non era così, tiravano più piano, servivano peggio. Questo perché il gioco femminile si è evoluto soprattutto grazie all’allenamento, ed è anche più divertente”.
Riguardo poi ai risultati finali del Torneo, precisa: “non importa chi ha vinto perché a questa età si può vincere e non essere il più forte. In questo caso, in prospettiva, è più forte l’italiano, solo che è più immaturo. A volte sono più forti giocatori che hanno perso”. Del resto nella storia del Torneo vi sono molti che non hanno vinto ma che successivamente hanno raggiunto i primi posti nel mondo: “Berrettini – ricorda il Presidente - ha perso al primo turno. Murray, che è stato numero uno al mondo, non ha vinto. A questa età vincere ha un valore relativo”. Riguardo invece ai doppi, spiega: “è cambiato il modo di giocare. Raramente vengono tutti e due i giocatori a rete: ora uno sta in fondo e l’altro sta a rete. È una nuova tecnica che si sta stabilendo”.
Numerosissimo anche quest’anno il pubblico che, nella splendida giornata di sole, ha affollato il Circolo ed ha assistito con grande attenzione fino all’ultimo istante, alle finali. Un successo dunque, anche per quanto riguarda l’affluenza, “anche se - fa notare Carlo Pennisi - non è stata fatta alcuna pubblicità al Torneo. Del resto questo è un appuntamento ormai classico che gli appassionati di tennis conoscono bene”.
Relativamente alla prossima edizione alla quale già si pensa, “speriamo di poterla fare anche il prossimo anno – dichiara - nonostante le difficoltà che ci sono a livello economico”.
di Rita Sanvincenti